Allerta risparmiatori: ecco l’esatta cifra di emergenza che dovresti avere da parte

Quando si parla di risparmio, uno degli aspetti più dibattuti dagli esperti di finanza personale riguarda quanto denaro sia necessario mettere da parte per affrontare imprevisti e situazioni di emergenza. La cifra ideale non è la stessa per tutti, ma esistono parametri condivisi su cui basare la propria strategia. Gestire correttamente un fondo di emergenza dovrebbe diventare una priorità per tutti i risparmiatori, considerata l’incertezza economica e la volatilità che caratterizzano il mondo attuale.

La regola universale del fondo di emergenza

La premessa fondamentale è che ogni persona o famiglia dovrebbe disporre di una somma facilmente accessibile in grado di coprire le proprie uscite essenziali per almeno 3-6 mesi. Questo standard è raccomandato dalla maggior parte degli esperti di pianificazione finanziaria, che invitano a partire dalla media delle proprie spese mensili per calcolare la somma ottimale da accantonare in caso di emergenze quali perdita del lavoro, problemi di salute, riparazioni impreviste o altre difficoltà economiche.

Il calcolo parte dunque dalla media delle spese mensili, prendendo in considerazione tutte le uscite, sia fisse che variabili. Tra le spese fisse si annoverano affitto o mutuo, bollette, assicurazioni, abbonamenti, alimentazione e costi scolastici dei figli. Le spese variabili includono trasporti, manutenzioni, eventuali costi medici e altri imprevisti quotidiani. La precisione in questa valutazione è importante: spesso si sottostima il reale ammontare delle spese vive. Il metodo consigliato è analizzare gli estratti conto degli ultimi 6-12 mesi per ottenere una media affidabile.

La cifra precisa da accumulare: esempi e scenari

Dopo aver calcolato la spesa media mensile, bisogna moltiplicarla per il numero di mesi appropriato:

  • 3 mesi di spese: Raccomandato a chi ha una situazione lavorativa molto stabile (es. contratto a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione, nessun figlio, assenza di debiti).
  • 6 mesi di spese: Indicata per chi ha una situazione più dinamica o incerta (lavoro autonomo, famiglia con figli, mutui o finanziamenti attivi).

Ad esempio, se il bilancio mensile è pari a 1.400 euro, il fondo di emergenza dovrebbe oscillare tra i 4.200 e gli 8.400 euro, offrendo una tutela adeguata contro imprevisti che altrimenti rischierebbero di minare la sicurezza finanziaria.

L’attitudine dei risparmiatori italiani e le nuove tendenze

Secondo recenti indagini, la maggior parte degli italiani è consapevole dell’importanza del risparmio precauzionale, tanto che la percentuale di chi accumula denaro è tornata a crescere negli ultimi anni, arrivando al 58% della popolazione adulta. Questo cambiamento di mentalità si accompagna a un approccio più attento alla protezione del proprio futuro e meno orientato alla mera crescita del capitale.

La cautela è ora una qualità diffusa: l’88,1% dei risparmiatori italiani manifesta una maggiore attenzione nella gestione delle risorse e nella scelta degli strumenti finanziari, ponendo l’accento sulla sicurezza e liquidità. Solo il 23,8% degli intervistati preferisce mantenere tutti i propri risparmi in forma liquida, segno che cresce la propensione a investire parte delle risorse in modo più consapevole e con orizzonti temporali che superano i cinque anni.

Strategie per costruire e mantenere il fondo di emergenza

Realizzare un fondo di emergenza efficace significa non solo accumulare una certa didattica somma, ma anche gestirla in modo razionale e sistematico. Gli esperti suggeriscono alcune strategie utili:

  • Redigere un bilancio familiare: Individuare con precisione tutte le spese, tenendo conto sia di quelle regolari sia di quelle occasionali.
  • Programmare un bonifico automatico: Rendere il risparmio un’azione regolare e automatica, trasferendo mensilmente una somma sul conto dedicato al fondo di emergenza.
  • Mantenere il fondo separato dagli investimenti: I soldi destinati alle emergenze non devono essere confusi con quelli investiti in strumenti finanziari, per evitare di dover disinvestire in momenti sfavorevoli.
  • Monitorare periodicamente il fondo: Verificare che la somma accantonata sia sempre adeguata alle spese reali, aggiornandola ogni sei mesi e dopo eventuali cambiamenti nella situazione personale.

La scelta della liquidità: pro e contro

Un fondo di emergenza deve essere liquido, cioè immediatamente disponibile in caso di necessità. Conti correnti e conti deposito sono tra le soluzioni preferite dai risparmiatori italiani. La liquidità è una caratteristica fondamentale: permette di agire rapidamente senza subire penalizzazioni o costi di uscita dovuti al disinvestimento di strumenti meno flessibili.

Tuttavia, la conservazione di tutto il capitale in forma liquida non è consigliata, soprattutto in periodi di alta inflazione, che erode il potere d’acquisto. Per questo, la tendenza è quella di destinare alla liquidità solo il necessario per coprire le emergenze, investendo il resto secondo orizzonti temporali definiti.

Quando conviene aumentare la cifra di emergenza

In alcuni casi può essere opportuno incrementare il fondo di emergenza rispetto agli standard minimi. Ad esempio:

  • Presenza di figli a carico o familiari che dipendono dal reddito principale
  • Lavoro autonomo o instabile
  • Spese mediche frequenti o esigenze specifiche legate alla salute
  • Possesso di immobili vecchi, soggetti a manutenzione straordinaria
  • Mutui o finanziamenti in corso

Questi elementi aumentano il livello di rischio e potenziali uscite impreviste, rendendo preferibile una maggiore cautela nelle valutazioni.

Fondo di emergenza e innovazione finanziaria

Negli ultimi anni, nuovi strumenti e tecnologie hanno reso più semplice la gestione del risparmio e dell’accantonamento per emergenze. Sono sempre più diffusi servizi digitali che aiutano a programmare i trasferimenti automatici, monitorare le spese e ottenere consigli personalizzati. Inoltre, le app di gestione delle finanze personali facilitano la realizzazione degli obiettivi, rendendo trasparente ogni movimento tra conto corrente, deposito e altri prodotti finanziari.

Le banche e gli intermediari mettono ora a disposizione strumenti di simulazione, che consentono di visualizzare in tempo reale il livello di protezione raggiunto e di pianificare correttamente futuri incrementi del fondo di emergenza. Questa sinergia tra tecnologia e pianificazione razionale permette di vivere con maggiore serenità anche i periodi di incertezza.

In definitiva, per mettere al sicuro il proprio futuro serve adottare un approccio pragmatico, calcolare con precisione la propria cifra di emergenza e adeguarla periodicamente alle reali necessità. Solo così il risparmio diventa uno strumento efficace di tutela, evitando costose conseguenze in caso di eventi imprevedibili.

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