Le recenti disposizioni normative in materia di ricarica dei conti gioco online hanno introdotto regole più restrittive sull’uso del contante, con l’obiettivo di aumentare la tracciabilità dei pagamenti e ridurre il rischio di attività illecite. Il nuovo limite per ricariche effettuate in contanti presso i punti vendita ha suscitato interesse, soprattutto per le possibili implicazioni fiscali e i controlli collegati a queste operazioni. Comprendere precisamente il quadro normativo, le modalità operative e i rischi di superamento delle soglie è essenziale per chiunque operi nel settore o sia semplicemente un giocatore online.
Il nuovo limite per le ricariche in contanti sui conti gioco
Con l’approvazione del decreto legislativo sul riordino del settore del gioco pubblico, a partire dalla primavera 2024 è stato fissato un limite massimo di 100 euro a settimana per le ricariche in contanti dei conti gioco effettuate presso i Punti Vendita Ricarica (PVR), secondo quanto stabilito dall’articolo 13, comma 5 del decreto e ribadito dalle Direttive attuative successive. Questa soglia rappresenta una novità significativa rispetto al passato, in cui non esisteva un tetto settimanale così stringente per le ricariche in denaro contante.
L’intento di questa disposizione è duplice: da un lato, tutelare il giocatore limitando l’esposizione a potenziali rischi finanziari e dall’altro, rafforzare le misure antiriciclaggio, rendendo più difficile il riciclaggio di denaro tramite piattaforme di gioco online.
Modalità operative e obblighi dei punti vendita
Per rispettare questa nuova normativa, i titolari dei PVR devono adottare procedure precise per la verifica delle ricariche:
- Ogni operazione di ricarica in contanti deve essere richiesta esclusivamente dal titolare del conto gioco, senza possibilità di deleghe.
- È necessario verificare il documento d’identità del cliente, assicurandosi che gli strumenti di pagamento siano quelli precedentemente comunicati e abilitati dal concessionario.
- Nel caso in cui il limite di 100 euro settimanali venga superato, il punto vendita si espone a sanzioni amministrative e a potenziali segnalazioni alle autorità competenti.
La regolamentazione prevede infatti che solo metodi di pagamento tracciabili possano essere utilizzati per importi superiori a questo tetto settimanale. Questo significa che, per somme maggiori o per frequenti ricariche, il giocatore dovrà necessariamente ricorrere a strumenti digitali, bonifici, o carte, riducendo fortemente l’operatività in contanti.
Implicazioni fiscali e regime dei controlli
L’introduzione del limite alle ricariche in contanti si inserisce in un più ampio quadro di contrasto all’evasione e controllo dei flussi di denaro destinati al gaming online.
Secondo le regole generali in vigore in Italia, per il 2025 il limite per i pagamenti in contanti tra privati e imprese resta fissato a 5.000 euro. Tuttavia, nel settore giochi online, il decreto impone una soglia settimanale ben più restrittiva.
Le banche e gli operatori bancari, inoltre, sono tenuti a monitorare i flussi di denaro in ingresso nei conti correnti, soprattutto se i versamenti in contanti superano i 10.000 euro mensili, limite oltre il quale scatta l’obbligo di comunicazione all’UIF (Unità di Informazione Finanziaria). Anche operazioni inferiori a questa soglia possono generare controlli e segnalazioni se la frequenza, la provenienza e l’entità dei versamenti risultano incoerenti rispetto al profilo economico del cliente o se vi sono indizi di frazionamento artificioso per eludere le regole.
Nel caso specifico dei conti gioco, il frazionamento delle ricariche in contanti oltre il limite settimanale, anche effettuato presso diversi PVR, può essere interpretato come tentativo di aggirare la norma, con rischio di segnalazione per operazione sospetta e applicazione di sanzioni.
Sanzioni in caso di superamento del limite
Le violazioni relative all’utilizzo del contante in eccesso, sia per le ricariche dei conti gioco che più in generale per pagamenti, possono comportare pesanti sanzioni amministrative. In base alle disposizioni vigenti, chi effettua pagamenti o ricariche in contanti oltre il limite settimanale nei punti vendita rischia:
- Sanzione amministrativa da 1.000 a 50.000 euro per importi fino a 250.000 euro oltre la soglia.
- Sanzione da 5.000 a 250.000 euro per transazioni superiori a 250.000 euro.
- Aggravanti e ulteriori sanzioni se il destinario del denaro risulta soggetto agli obblighi di segnalazione alle autorità.
Queste regole valgono anche per il titolare del conto gioco che, consapevolmente o meno, dovesse ricevere somme in contanti eccedenti il limite settimanale stabilito dai PVR e dalla normativa sui giochi online.
Responsabilità degli operatori
I gestori dei punti vendita ricarica sono chiamati a un’attenta attività di controllo e devono garantire la corretta applicazione del limite, pena sanzioni e rischi operativi. Non è possibile accettare ricariche da soggetti diversi dal titolare e ogni operazione deve essere scrupolosamente documentata. In caso di irregolarità, la responsabilità ricade sia sul cliente che sull’operatore.
Tracciabilità, nuovi strumenti e impatto sul gioco online
La direzione intrapresa dal legislatore mira certamente non solo a ridurre il rischio di fenomeni criminosi come il riciclaggio, ma anche a offrire una maggiore trasparenza nel settore del gioco digitale. Tutte le operazioni maggiori di ricarica devono avvenire tramite mezzi tracciabili e sicuri (carte, bonifici, e-wallet), secondo principi di responsabilità sociale e prevenzione della dipendenza dal gioco.
Il nuovo limite comporta, quindi, ripercussioni significative:
- Riduzione dell’uso del contante nel settore, con più operazioni digitali.
- Maggiori controlli da parte degli operatori e delle autorità.
- Ridotto rischio di irregolarità e di utilizzo del gioco online come veicolo di riciclaggio di denaro.
- Maggiore attenzione da parte dei concessionari nella verifica della tracciabilità dei movimenti e nella formazione degli operatori di PVR.
Queste misure contribuiscono ad allineare il settore dei giochi online alle best practice internazionali e alle direttive antiriciclaggio, offrendo una maggiore garanzia sia agli utenti sia alle istituzioni.
Per concludere, il limite di 100 euro settimanali per le ricariche in contanti presso i punti vendita si configura come una misura di grande impatto, destinata a cambiare abitudini e modalità operative nel mondo del gioco online. Sia i giocatori che gli operatori sono chiamati a una maggiore attenzione e responsabilità, in un contesto ormai dominato da tracciabilità, sicurezza e rispetto delle regole fiscali.








