Il corretto utilizzo del collutorio rappresenta un elemento fondamentale nella routine di igiene orale di molte persone, non solo per la sensazione di freschezza che lascia in bocca, ma soprattutto per la sua funzione di supporto nel controllo della carica batterica e nella riduzione dei rischi di infezione. Tuttavia, non tutti i collutori sono uguali e la loro capacità di svolgere una reale azione disinfettante dipende dalla presenza di specifici principi attivi testati scientificamente. Tra questi, uno in particolare emerge su tutti per efficacia e riconoscimento clinico.
Il principio attivo fondamentale: clorexidina
Per ottenere un effetto disinfettante realmente efficace dal proprio collutorio, la presenza di clorexidina come ingrediente principale è cruciale. Numerosi studi scientifici considerano la clorexidina la sostanza d’elezione sia per la sua azione antibatterica sia per la capacità di eliminare con efficacia microrganismi patogeni all’interno della cavità orale, comprese zone particolarmente difficili da raggiungere con lo spazzolino come i margini gengivali e gli spazi interdentali.
La clorexidina, un agente antisettico di sintesi, agisce alterando la membrana dei batteri e determinandone la morte. Nei prodotti per uso orale viene utilizzata nella forma di clorexidina digluconato, solubile in acqua e sicura per la mucosa orale. Questo principio attivo mantiene la sua azione anche per diverse ore dopo il risciacquo e si rivela efficace contro un ampio spettro di microrganismi: batteri Gram-positivi e Gram-negativi, funghi e persino alcuni virus.
Un elemento che distingue la clorexidina è il supporto della letteratura scientifica. Una revisione sistematica Cochrane cita «prove di elevata certezza» dell’efficacia della clorexidina nel ridurre la placca e la gengivite se usata quotidianamente come integrazione all’igiene meccanica orale. Questa efficacia è rilevante soprattutto nei pazienti con problemi gengivali o nei periodi che seguono interventi odontoiatrici.
Come riconoscere un buon collutorio disinfettante
Quando si cerca un collutorio con efficace azione disinfettante, occorre valutare attentamente l’etichetta e la presenza di alcuni elementi chiave:
Un altro aspetto da considerare è la combinazione di clorexidina con altri composti dal potere antibatterico, come il cloruro di cetilpiridinio, o estratti naturali come il Citrox® (da arancia amara), in grado di potenziare l’azione della clorexidina.
Modalità d’uso e precauzioni
Per ottenere i risultati desiderati, è fondamentale seguire alcune linee guida nell’uso del collutorio:
L’assunzione prolungata deve sempre essere valutata dal professionista, poiché l’accumulo di clorexidina può determinare, benché raramente, alterazioni della flora batterica orale o dare luogo a reazioni irritative. Per uso continuativo, si preferiscono formulazioni a basso dosaggio o si alternano fasi di trattamento e di mantenimento.
Altri principi attivi nei collutori: efficacia e limiti
Sebbene la clorexidina sia il riferimento per l’azione disinfettante, esistono altri principi attivi impiegati nei collutori con diverse funzioni, anche se la potenza di disinfezione non sempre si avvicina a quella della clorexidina:
Nella scelta del prodotto è importante riconoscere che solo alcune sostanze, come la clorexidina, sono supportate da evidenza scientifica robusta per un uso specifico dove sia richiesta un’azione disinfettante.
Quando è indicato l’uso del collutorio disinfettante?
L’uso di un collutorio a base di clorexidina viene raccomandato in determinate situazioni:
Nel caso di un utilizzo quotidiano generico, per bocche sane, sono invece preferibili collutori a bassa concentrazione di principi attivi antibatterici o con ingredienti più delicati.
Clorexidina: vantaggi e possibili effetti collaterali
Il successo della clorexidina come ingrediente chiave nei collutori si deve, oltre che alla sua spiccata efficacia disinfettante, alla capacità di assicurare un beneficio rapido e prolungato. Tuttavia, come ogni sostanza attiva, l’uso non è esente da possibili inconvenienti:
Per prevenire questi inconvenienti, molte aziende propongono formulazioni con sostanze anti-discolorazione o arricchite di ingredienti lenitivi.
In presenza di effetti spiacevoli, si consiglia di consultare il dentista, il quale potrà suggerire eventuali alternative mirate. È importante ricordare che il collutorio, anche quello con clorexidina, non sostituisce né lo spazzolino né il filo interdentale, ma va utilizzato come complemento in un quadro di salute orale complessivo.
Concludendo, se si desidera una reale azione disinfettante dopo ogni utilizzo, il principio attivo che deve essere presente nel collutorio è la clorexidina, da impiegare con attenzione, seguendo le indicazioni del professionista dentale per garantirsi i massimi benefici e limitare i possibili effetti collaterali.








