Non usare semplicemente il sale da cucina per i lavaggi nasali: ecco il metodo corretto

Il lavaggio nasale rappresenta una delle pratiche più efficaci per mantenere in buona salute la mucosa delle vie respiratorie superiori, sia negli adulti che nei bambini. Questo semplice gesto igienico è particolarmente indicato in caso di raffreddori, allergie, sinusiti o semplicemente per chi vive in ambienti molto secchi o inquinati. Tuttavia, molte persone commettono l’errore di utilizzare il comune sale da cucina per preparare la soluzione salina, senza conoscere i potenziali rischi e le corrette modalità di esecuzione.

Perché evitare il sale da cucina comune nei lavaggi nasali

Il sale da cucina, noto anche come cloruro di sodio alimentare, può sembrare una scelta pratica e immediata per la preparazione della soluzione salina casalinga. In realtà, questa soluzione è tutt’altro che ideale per il benessere delle mucose nasali. Il motivo principale risiede nella presenza di additivi come iodio e antiagglomeranti, spesso contenuti nel sale da cucina commerciale, sostanze che possono risultare irritanti se applicate in una zona delicata come la mucosa delle narici. L’uso di questi additivi può aumentare la probabilità di irritazione e arrossamento, in particolare in soggetti sensibili, allergici o in bambini piccoli.

Un altro aspetto critico riguarda la precisione nella concentrazione: la soluzione fisiologica per i lavaggi nasali deve essere isotonica, cioè avere la stessa concentrazione salina dei nostri fluidi corporei, pari allo 0,9%. Fare errori nel dosaggio con il sale da cucina comune può produrre soluzioni troppo concentrate che creano bruciore, disidratazione della mucosa e disagio, oppure troppo diluite che, invece di detergere, possono persino danneggiare la mucosa compromettendo il naturale movimento delle ciglia nasali.

Piuttosto che usare il normale sale da cucina, è importante procurarsi il sale puro senza additivi o, ancora meglio, utilizzare direttamente le soluzioni fisiologiche già pronte vendute in farmacia. Queste soluzioni sono sterili, sicure, perfettamente bilanciate, e non presentano il rischio di contaminazioni o errori nella preparazione.

Come preparare la soluzione salina corretta a casa

Se si sceglie di preparare autonomamente la soluzione fisiologica per i lavaggi nasali, è fondamentale attenersi scrupolosamente alle proporzioni raccomandate dagli esperti. La soluzione ideale consiste in:

  • 1 litro di acqua distillata, precedentemente bollita e lasciata raffreddare
  • 9 grammi di sale da cucina puro e senza aggiunte (possibilmente acquistato in farmacia)

L’acqua non deve essere quella del rubinetto, perché potrebbe contenere batteri, cloro, metalli pesanti o altre impurità dannose per la mucosa nasale sensibile. Inoltre, l’acqua da sola senza sale non va mai usata, perché una soluzione non isotonica causa danni alle cellule della mucosa, danneggiando le ciglia che trasportano il muco e favorendo l’irritazione.

Dopo aver mescolato accuratamente il sale nell’acqua sterilizzata e raffreddata, versarla in un contenitore sterile (di vetro o plastica) e utilizzarla preferibilmente entro 24 ore. Un eventuale avanzo va gettato e la soluzione va preparata ex novo per ogni utilizzo successivo, onde evitare rischi di infezioni.

Strumenti e tecniche per un lavaggio efficace

L’efficacia dei lavaggi nasali dipende, oltre che dalla soluzione usata, anche dalla corretta tecnica di esecuzione e dagli strumenti scelti. Esistono diverse opzioni tra cui:

  • Siringa senza ago: semplice ed economica, consente di controllare il flusso della soluzione. Si riempie la siringa con la soluzione salina e si introduce delicatamente nell’una o nell’altra narice, inclinando leggermente la testa.
  • Doccia nasale o anche il neti pot: questo strumento tradizionale permette un flusso costante e regolare, riducendo il rischio di fastidi, ed è particolarmente indicato per chi pratica regolarmente il lavaggio nasale.
  • Spray pronti all’uso: più pratici ma meno efficaci nel rimuovere il muco denso o abbondante.

Indipendentemente dallo strumento, la procedura base consiste nell’inclinare la testa lateralmente sopra un lavabo (o nella doccia), inserire delicatamente il beccuccio nella narice superiore e permettere alla soluzione di fluire, fuoriuscendo dall’altra narice. È importante non indirizzare il getto verso il setto nasale ma verso l’alto e l’esterno del naso, per evitare traumi e garantire un lavaggio efficace. Durante la procedura bisogna respirare con la bocca ed è fondamentale soffiarsi delicatamente il naso a fine lavaggio, per eliminare i residui di soluzione e le impurità.

I principali errori da evitare e domande frequenti

Molti si chiedono se sia possibile utilizzare solo acqua per i lavaggi nasali o se si possa sostituire la soluzione fisiologica con altri tipi di preparati. La risposta degli esperti è chiara:

  • Evitare l’acqua sola: l’acqua priva di sali danneggia le cellule della mucosa nasale e ne compromette le funzioni di difesa naturale.
  • Attenzione alle quantità di sale: anche piccole variazioni dalla concentrazione di 0,9% possono rendere la soluzione irritante o inefficace.
  • No a soluzioni contenenti additivi: come già detto, lo iodio e altri antiagglomeranti nel sale da cucina possono generare irritazione e allergie.

Per i neonati o i bambini molto piccoli, la procedura richiede ancora più attenzione. In questi casi è meglio parlare col pediatra, soprattutto in presenza di congestione grave, infezioni o patologie particolari. In generale, è consigliabile sdraiare il bambino su un fianco e procedere al lavaggio introducendo piano piano la soluzione nella narice superiore, facendo attenzione che il liquido esca dall’altra narice e tranquillizzando il piccolo durante tutta la procedura.

Tra le domande più frequenti vi sono per quanto tempo effettuare i lavaggi, se si possano fare tutti i giorni e se vi siano effetti collaterali. Gli specialisti confermano che i lavaggi possono essere praticati anche quotidianamente in periodi di maggiore necessità (raffreddori, allergie, esposizione a polveri o fumo), ma è bene sospenderli in caso di fastidio continuo, sanguinamento o dolore persistente, consultando in questi casi un medico.

Infine, è importante sottolineare che i lavaggi nasali non sono una terapia, bensì una misura igienica di supporto: non sostituiscono le cure specifiche prescritte dal medico in caso di sinusiti, otiti o gravi infezioni, ma possono favorire la guarigione e migliorare il comfort respiratorio.

La corretta esecuzione del lavaggio nasale, con la giusta soluzione e tecniche adeguate, protegge la salute delle vie aeree, migliora la respirazione, previene complicazioni e contribuisce al benessere generale, a tutte le età. La scelta di soluzioni pronte o la preparazione domestica con sale puro sono gli unici metodi da preferire, mentre bisogna evitare assolutamente il sale da cucina comune per garantire sicurezza ed efficacia alla pratica quotidiana.

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